A tavola col paniere scacciacrisi

25 07 2013

35d4b46f52eb6ac328bd4f9d2766c445_XLLa ricetta per battere la crisi a tavola arriva da Collegno, in provincia di Torino: un pasto completo, con un paniere di prodotti di qualità, a soli 5,99 euro. Con varie combinazioni possibili di pane, pasta, pelati, latte, prosciutto, carne, frutta e verdura.

È quello che offrono gli esercizi commerciali cittadini che hanno raccolto l’appello dell’amministrazione comunale ad offrire un pacchetto di alimenti a prezzo calmierato per venire incontro alle esigenze di chi, con i chiari di luna che corrono, si troverebbe altrimenti a rinunciare ad imbandire tavola. Ed è così che la città dello Smemorato dimostra di non essersi dimenticata affatto di chi, in questo periodo di vacche magre, si trova in maggiore difficoltà.

A raccontare com’è nata l’idea è l’assessore al commercio e al lavoro del Comune di Collegno, Francesco Zurlo: «Questa crisi ha colpito tutti – spiega l’assessore – ma a finire nella morsa, ovviamente, sono stati soprattutto i cittadini meno abbienti. Così, prendendo anche spunto dai “sottocosto” che spesso si vedono offerti dalla grande distribuzione, abbiamo pensato assieme agli esercizi commerciali di vicinato di replicare la stessa esperienza, ma con prodotti di qualità, e presentando panieri che nonostante il prezzo ridotto rispettano i dettami di una dieta bilanciata».

È stato subito un successo. Tanto che l’iniziativa, lanciata per la prima volta nel 2012, è stata replicata anche quest’anno, con l’adesione di circa una dozzina di esercizi commerciali: alimentari, macellerie, panetterie, pastifici, fruttivendoli sparsi in giro per la città. Ognuno con un paniere diverso, ognuno con una nuova proposta, che cambia di settimana in settimana per offrire combinazioni sempre nuove.

Tutti possono accedere all’offerta. Basta recarsi dal lunedì al venerdì in uno dei negozi che espongono il manifesto dell’iniziativa, e chiedere il paniere a 5,99 euro. Senza dover presentare nessun documento, reddito Isee o improbabili social card che , come unico risultato, hanno quello di mettere l’acquirente nell’imbarazzo di dover sbandierare una condizione difficile.

E i prodotti, assicurano gli esercenti, sono di prima scelta. «Sono gli stessi che esponiamo tutti i giorni nei banconi e sugli scaffali» spiega Luigi Frascà, presidente cittadino della Confersercenti, e titolare di una tra le macellerie che ha scelto di aderire all’iniziativa. «A differenza della grande distribuzione, infatti, noi non facciamo un “sottocosto”: i prodotti sono tutti di qualità, ma offerti a prezzo migliore, e quello che perdiamo sul prezzo della singola vendita lo salviamo mantenendo tanti clienti che, altrimenti, sarebbero costretti a rinunciare all’acquisto. Ecco perché questa iniziativa fa bene alle famiglie in difficoltà, ma fa bene anche al piccolo commercio, e al lavoro».

Ma cosa si trova nel paniere da 5,99 euro? Un po’ di tutto, dice Frascà. «Questa settimana, ad esempio, noi offriamo una mozzarella da 200 grammi, mezzo chilo di pasta, 1 barattolo di salsa di pomodoro e 4 hamburger da 100 grammi caduno». Il negozio di frutta e verdura del signor Pisano, invece, offre un chilo di verdura di stagione, 1 chilo di patate, un chilo di pesche e sei uova. E le offerte cambiano di settimana in settimana. Ogni negozio ha la sua offerta, ciascuna studiata per offrire la combinazione più varia possibile in base alla tipologia di prodotto venduto dall’esercizio. «In questo modo, con un po’ di inventiva ai fornelli, una persona può mangiare per una settimana con soli 18 euro. E senza rinunce». 


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