Roma in fiamme, Indymedia l’aveva annunciato

15 10 2011

-Un riot almeno in parte premeditato. La messa a ferro e fuoco di Roma nella giornata che avrebbe dovuto dare voce solo agli Indignados era sin dall’inizio nelle intenzioni degli “incappucciati”. E’ quanto emerge da un comunicato diffuso stamane da Indymedia. Si intitola “Insurrezione il 15 ottobre”. Un titolo che lascia ben poco all’immaginazione. Da qualche ora sta suscitando sul web polemiche roventi e accese proteste, dopo che il blogger liberale Diego Destro lo ha scovato e diffuso tra i lettori delle pagine di Daw.

Una vera e propria chiamata alle armi che invitava i manifestanti ad una lotta senza quartiere contro le forze dell’ordine e contro i simboli del capitalismo globale. Banche, soprattutto. O qualunque cosa capitasse sotto le grinfie dei rivoltosi. Comprese le auto della gente normale. Le vetrine dei negozi. I cassonetti da trasformare in barricate o in trappole incendiarie.

E l’invito, purtroppo, non è caduto nel vuoto. A raccoglierlo non sono stati soltanto black bloc, autonomi, alcuni centri sociali e anarchici,  professionisti di lungo corso della devastazione urbana. Ma anche decine di adolescenti, come i ragazzini che oggi pomeriggio tra piazza San Giovanni e via Emanuele Filiberto di Savoia hanno ripetutamente aggredito le forze dell’ordine con un fitto lancio di sampietrini e mattoni divelti dai muri intorno alla Scala Santa, prima di impadronirsi di una camionetta dei carabinieri e darla alle fiamme.

“L’occasione è unica” esordisce il comunicato. “Dobbiamo tutti, rivoluzionari di ogni tendenza, comunisti, libertari e tutto/i coloro che saranno lì per rabbia e coscienza del baratro nel quale ci vogliono gettare DEFINITIVAMENTE, COMBATTERE !!!!!”. Il comunicato esorta poi a “Portare con se’ di “tutto” per PRENDERE e TENERE la ‘PIAZZA’ ! Se ci accoppano dei compagni non paralizziamoci, non diamo in isterismi ma rispondiamo colpo su colpo !”. Parole roventi quasi quanto le lamiere annerite che i devastatori si sono lasciati alle spalle, e che ancora in queste ultime ore seguitano a devastare. Tutto il resto è cronaca. La cronaca di un riot annunciato.

Viene da domandarsi ora se sia stato davvero fatto tutto il possibile per contrastare i facinorosi, la cui presenza e le cui intenzioni, a quanto emerge dalle ultime informazioni, era già nota per lo meno da diverse ore. Isolare i violenti, o per lo meno arginare l’onda di distruzione che ha travolto la capitale, era davvero un’impresa impossibile?


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